Decidere in che modo illuminare un negozio impone di prendere in considerazione ogni singolo punto dei locali, a cominciare dall’ingresso. Esso, infatti, può essere considerato come una sorta di biglietto da visita per i clienti. Lo stesso si può dire per l’illuminazione esterna, che per altro svolge anche molti altri compiti: per esempio consente di farsi notare sulla strada, specialmente se nelle vicinanze ci sono altri negozi che si servono dei fari alogeni o di quelli a ioduri metallici; inoltre, permette ai passanti di capire che il negozio è aperto.
Che cosa scegliere per l’illuminazione del negozio
Sul mercato al giorno d’oggi si possono trovare fari basati sulla tecnologia led da 150 W, che sono in grado di raggiungere 16mila lumen: praticamente lo stesso valore toccato da un faro alogeno da 750 W o da un faro a ioduri metallici da 250 W. La spesa iniziale da sostenere è abbastanza elevata, nel senso che un faro di questo tipo non costa meno di 250 euro: tuttavia si tratta di un investimento che nel giro di breve tempo viene ammortizzato e poi ripagato. Insomma, nel giro di un anno il denaro viene recuperato. Nel caso in cui ci sia una sola porta di ingresso e quindi non si abbia bisogno di un faro tanto forte, nulla vieta di propendere per fari più piccoli, che ovviamente costano di meno.
Le vetrine: come illuminarle
Le vetrine interne di un negozio nella maggior parte dei casi prevedono un’illuminazione installata nella parte superiore. In questo modo, però, vengono illuminati solo i prodotti che si trovano sopra, e quelli in posizione più bassa rimangono al buio. Per sopperire a tale inconveniente si può ipotizzare di ricorrere a strisce led flessibili: soluzioni versatili che garantiscono un’illuminazione, per così dire, capillare. Queste strisce sono adesive, il che vuol dire che si possono installare ovunque, e inoltre possono essere tagliate ogni 4 o 5 centimetri. Diverso è il discorso, invece, per le vetrine esterne: in questo caso la scelta varia a seconda del modo in cui si intende esporre la merce.
I consigli per le vetrine esterne
Quando si tratta di illuminare le vetrine esterne, uno dei rischi da evitare consiste nella creazione di zone d’ombra che possono interessare i punti in cui sono esposti i prodotti. Un utile accorgimento è quello di collocare dei corpi illuminanti o dei proiettori orientabili, magari con l’aggiunta di un binario che permetta di spostarli come si vuole, anche a seconda delle caratteristiche della vetrina e dei prodotti in esposizione.
Qual è la tecnologia migliore
Al giorno d’oggi, per l’illuminazione di un negozio (ma anche di una casa, di un supermercato, di un ufficio o di qualsiasi altro ambiente), la tecnologia led è la sola a cui valga la pena di fare riferimento: tutte le altre devono essere considerate obsolete o comunque poco convenienti dal punto di vista economico.
Non vengono più utilizzate né le vecchie lampade a scarica né quelle compatte. Rispetto a pochi anni fa, inoltre, i prezzi del led sono scesi in modo consistente. Insomma, questa è la soluzione a cui affidarsi: le lampade a led hanno bisogno, rispetto a una lampada a incandescenza o a una lampada alogena, di una quantità di energia minore (espressa in watt) per riuscire ad assicurare una quantità di lumen identica.
La resa cromatica degli apparecchi di illuminazione
Uno degli aspetti che è necessario prendere in considerazione per la valutazione dell’illuminazione del negozio è la resa cromatica dei corpi illuminanti e delle lampade che si scelgono. Ciascuna fonte luminosa si caratterizza per un indice di resa cromatica, che corrisponde alla capacità di restituire i colori in modo più o meno ottimale. Il valore più elevato dell’indice di resa cromatica è 100, ed equivale all’indice cromatico restituito dal sole: in altre parole, i colori che si possono vedere alla luce del sole. Ovviamente le lampade artificiali non possono garantire un indice di resa cromatica pari a quello del sole: è questa la ragione per la quale una luce bianca può far sì che un oggetto blu appaia viola. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare nella scelta dei farettie degli altri apparecchi di illuminazione.