Gare d’appalto quante e quali tipologie esistono

Tre, tredici, trentadue, trentanove e cinquantotto. Non stiamo dando i numeri né tentando la cinquina per il gioco del Lotto, ma semplicemente abbiamo sintetizzato in cifre la difficoltà di avvicinarsi a un bando pubblico. Questi numeri, forniti grazie al supporto dei tecnici di Appaltitalia, rappresentano infatti l’elenco (sintetico) delle varie tipologie e sottocategorie presenti nel mondo degli appalti in Italia. Ovvero, tre macroaree, tredici ambiti per le Opere Generali, trentadue per i Servizi, trentanove per le Opere Specializzate e, infine, cinquantotto per le Forniture, cui vanno aggiunte ulteriori specificazioni, oltre che le gare che raggruppano più argomenti.

Insomma, è decisamente necessario fare chiarezza e cercare di specificare al meglio in che modo si legge un bando e cosa identifica il codice della categoria, che viene espresso per ogni procedura.

Partiamo dal basso. La prima grande divisione che riguarda gli appalti pubblici è abbastanza intuitiva, e riguarda l’oggetto fondamentale della richiesta della Pubblica Amministrazione. In dettaglio, dunque, si distinguono 3 differenti tipologie generali, ovvero Lavori e opere (cioè attività di ristrutturazione, recupero, demolizione, manutenzione o costruzione), Servizi (se gli Enti necessitano di supporto per attività di tipo ingegneristico, informatico e così via), e infine Forniture (vale a dire tutto quello che concerne l’approvvigionamento di prodotti necessari alle funzioni delle amministrazioni pubbliche). Ogni ambito è disciplinato da una specifica normativa, che confluisce in quella che regola il funzionamento generale delle procedure.

Lavori e Opere. Entrando invece nel dettaglio delle tipologie, una delle più importanti, più conosciute e utilizzate (anche per il valore medio degli importi a base d’asta) è senza dubbio il settore di Lavori e Opere pubblici, che raggruppa ben 52 differenti categorie di intervento in cui la Pubblica Amministrazione può prevedere il ricorso a imprese private. Le Opere di carattere Generale sono 13, vengono distinte dal codice OG e riguardano tra l’altro attività di edilizia civile e industriale, strade, restauri, fogne e acquedotti; quelle invece riconducibili a Opere Specializzate sono 39, e fanno riferimento a scavi, arredo urbano, finiture e in legno, demolizioni, arginature. Per tutti questi lavori è fondamentale l’attestazione SOA (Società Organismo di Attestazione), un documento che serve all’impresa a comprovare di possedere tutti i requisiti previsti dalla normativa dei Contratti Pubblici di lavori e la capacità di eseguire opere pubbliche di lavori con importo a base d’asta superiore a 150mila euro.

Gli appalti di Servizi. Altrettanto vasto è il campo relativo ai servizi che la Pubblica Amministrazione può appaltare a imprenditori o raggruppamenti di imprese: come detto, si possono distinguere ben 32 differenti sottotipologie, che sono caratterizzate dall’iniziale S e hanno come oggetto il compimento di una particolare attività per conto dell’ente. Scorrendo tra le varie voci, presenti anche sul sito di Appaltitalia, si leggono ambiti decisamente “curiosi” come i servizi per accalappiacani, per l’allestimento di eventi o fiere, per la lavorazione delle carni, per la pesa pubblica o per la tappezzeria e sartoria, che si trovano accanto ad azioni più comuni come i servizi funerari, quelli di pulizia e quelli di tesoreria o di assicurazione.

Il terzo settore. L’ultima categoria generale è quella delle forniture – che è anche quella che presenta il maggior numero di interventi, ben 58 – e riguarda la consegna, usualmente a carattere periodico e continuativo, di determinate quantità di beni mobili richieste dalla Stazione Appaltante e necessaria per le sue funzioni. È praticamente impossibile riassumere l’elenco completo delle possibilità previste dal Codice degli Appalti, perché sono considerati praticamente tutti i beni, comuni e non, che possono essere utili ai vari enti: e così, gli appalti possono riguardare la fornitura di elementi per l’arredo urbano (ovvero, pensiline, fioriere, panchine, attrezzature per parco giochi), per la cancelleria (e quindi penne, matite, carta per stampanti), ma anche pasti, strumenti di misura, mezzi di trasporto e materiali sanitari.

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